La pervietà del forame ovale
Diagnosi, sintomi e cura con il Dottor Meneghetti
Esistono delle autentiche anomalie cardiache che non presentano per anni nessun sintomo.
Per esempio, la Pervietà del Forame Ovale (PFO), o Forame Ovale Pervio.
Lo conosci? È più noto, forse, come “buco” al cuore.
Si tratta, nella buona sostanza, di un “difetto” congenito diffuso nel 25% circa della popolazione generale.
In Italia ha molto colpito il caso del calciatore Antonio Cassano, colpito da ictus ischemico provocato da forame ovale pervio e operato d’urgenza.
Di che cosa si tratta? Come si diagnostica? Come si cura?
Lo vediamo insieme al Dottor Giorgio Meneghetti, Neurologo del Poliambulatorio ATIP di Padova.
Il Pfo è tecnicamente un’apertura (un forame) a livello cardiaco. Quest’apertura, nello sviluppo fetale, serve a far passare il sangue dall’atrio destro all’altro sinistro e si tratta di un meccanismo fondamentale per l’apparato circolatorio.
Durante il primo anno di vita del bambino il foro naturalmente si chiude. Se questa operazione non avviene si parla di pervietà del forame ovale.
LA PATOLOGIA
Si tratta di una patologia piuttosto grave ma che non dà sintomi evidenti: ci si accorge di esserne affetti praticamente per caso e, soprattutto, in molti casi in ritardo.
È un “difetto” piuttosto pericoloso per coloro che hanno patologie cardiache unite a patologie neurologiche oppure per i subacquei.
Il forame ovale pervio potrebbe infatti portare a ictus cerebrali.
Perché?
Se i due atri si chiudono in maniera scorretta (se esiste un difetto congenito) è possibile che si crei una pressione anomala nel ventricolo destro. Il sangue venoso potrebbe interferire con il sangue arterioso fino a determinare emboli oppure ictus.
Per i sub, per esempio, l’organismo (che respira sott’acqua) può assorbire bolle di gas che finiscono nel sangue. Che cosa potrebbe accadere a questo punto?
Se esiste pervietà del forame ovale, queste bolle gassose potrebbero passare dal circolo venoso al circolo arterioso e arrivare così al cervello. Causando consistenti danni neurologici.
LA DIAGNOSI
Come si diagnostica il Forame Ovale Pervio?
Il forame ovale pervio non si individua molto facilmente. Bisogna utilizzare tecnologie avanzate o recarsi in centri specializzati.
Il Poliambulatorio ATIP, sito nelle strutture del Centro di Medicina Iperbarica di Padova, è tra i centri che diagnosticano, con procedure e tecniche avanzate, la pervietà del forame ovale pervio.
Vengono disposti due tipologie di controlli
L’Ecodoppler transcranico con bubble test, un esame non invasivo.
Oppure l’eco transesofageo, un esame ancora più approfondito.
La diagnosi consente al medico di comprendere se è necessario procedere alla chiusura del forame.
LA CURA
Spesso vengono evitati gli interventi chirurgici.
Per chiudere il buco al cuore viene impiantato attraverso un catetere un ombrellino che riesce a tenere separati i due atri.
Ma come funziona?
Guarda i video approfonditi del professor Meneghetti.